martedì 15 luglio 2014

WOC Sprint Relay: analisi intera

La Sprint Relay a Trento è stata una gara emozionante – anche perché le prime posizioni sono cambiate spesso. Comunque, era difficile capire esattamente perché la testa cambiava durante la gara – specialmente perché i GPS non funzionavano bene nelle strette strade di Trento. Era dovuto a errori dei concorrenti? A differenze dei forking?  Sotto c’è un’analisi della sprint relay – cercando di trovare i punti chiave della gara.

Questa analisi è stata fatta da me e Jan Kocbach. Una versione un po’ diversa compare anche nella rivista ufficiale Newspaper WOC 2014. La versione in inglese la trovate qui su WorldofO.

Alcuni punti importanti:
  • La Svezia ha perso 50 secondi nella prima frazione quando Helena Jansson ha perso una scarpa a inizio gara, e ha corso una grande parte della gara con un piede scalzo. Anche se nelle altre tre frazioni ha corso in modo eccellente, ciò non fu necessario per prendere la testa nella staffetta.
  • Tue Lassen (Danimarca) e Yannick Michiels (Belgio) sono arrivati primi in seconda frazione dopo aver avuto due volte i forking più corti – il forking più corto era di circa 15-18 secondi rispetto alla Svizzera (Martin Hubmann), Svezia (Jerker Lysell) e Russia (Gleb Tikhonov). Comunque Lysell è stato in testa per molto tempo anche avendo i forking più lunghi.
  • Lo svizzero Matthias Kyburz ha praticamente deciso la gara in terza frazione quando ha battuto il campione di Venezia Søren Bobach di 37 secondi. Circa 15-18 secondi di questo vantaggio sono dovuti a un forking più corto, 10 secondi per un errore di Bobach e il resto per la velocità più alta. Russia (Khramov) e Svezia (Leandersson) hanno fatto errori anche loro in terza frazione – permettendo alla Svizzera di dare il cambio con 18 secondi di vantaggio.
  • Wyder (Svizzera) ha 19 secondi di vantaggio su Alm (Danimarca) all’inizio della quarta frazione. Wyder fa diverse scelte di percorso sbagliate come vedremo sotto, perdendo in tutto 20 secondi in queste. Alm comunque non ha corso una gara perfetta – perdendo un po’ di tempo all’inizio della gara – e così non ha raggiunto Wyder.
Adesso analizziamo la Sprint Relay frazione per frazione. Per ognuna ci sarà un grafico degli split times che mostra i tempi dei corridori tra i controlli in comune. Quando una linea è piatta tra due punti significa che l’atleta non ha perso tempo tra i quei punti. Quanto va più in basso, più tempo si è perso tra quei punti, guardando il tempo effettivo sull’asse delle y. Per le immagini, cliccate per ingrandirle.
Notate che l’analisi si basa sui dati GPS e sugli split times – i GPS però non sono ottimi per questa analisi. Potete scaricare il file Winsplit che include diverse categorie per i diversi forking. Commentate se non trovate qualcosa che avremmo dovuto inserire nelle analisi.

Frazione 1: la Danimarca in testa


Illustrazione 1: confronto split della prima frazione per punti di controllo in comune (CC). Ci sono forking tra la partenza e CC1, CC1 e CC2, CC3 e CC4, CC4 e CC5. Da CC5 all’arrivo non ci sono forking

Emma Klingenberg ha dato alla Danimarca un inizio perfetto in prima frazione con 3 secondi di vantaggio sulla Russia. La svizzera Rahel Friedrich era a 8 secondi in terza frazione – e la Svezia, l’ultima delle favorite, ha perso 50 secondi con Helena Jansson – al 14 posto. Jansson ha perso una scarpa dopo 10 metri di gara – e ha dovuto correrne gran parte senza! La prima parte con mezza scarpa – l’altra metà completamente senza.


Delle nazioni favorite, Svezia, Svizzera e Russia hanno avuto gli stessi forking durante tutta la frazione. Solo la Danimarca ha avuto differenze per il primo e l’ultimo forking, ma alla fine la differenza di tempo è stata equa. Dunque la differenza che notiamo nel grafico non è dovuta alla differenza di forking ma più che altro a errori o diverse scelte di percorso. Klingenberg ha sbagliato per il punto numero 6 – due punti prima del passaggio in arena – quando ha corso in un passaggio troppo presto ed è dovuta tornare indietro ed ha quasi perso tutto il vantaggio che aveva conquistato man mano.

Frazione 2: la Danimarca in fuga davanti alla Svizzera


Illustrazione 2: confronto split della seconda frazione per punti di controllo in comune (CC). Ci sono forking tra la partenza e CC1, CC1 e CC2, CC3 e CC4, CC4 e CC5. Da CC5 a CC9 non ci sono forking. Poi ci sono forking tra CC9 e CC10.

Il danese Tue Lassen ha corso un’ottima gara e ritorna a 11 secondi davanti alla Russia (Gleb Tikhonov) e 17 secondi davanti alla Svizzera (Martin Hubmann). La Svezia si è avvicinata alla testa dopo una prestazione al top di Jerker Lysell – correndo 22 secondi più veloce di Lassen. Il Belgio (Yannick Michiels) era di pochi secondi davanti alla Danimarca, ma senza altri forti corridori nelle frazioni dopo.


Dalla tabella dei forking, vediamo che la Danimarca ha due volte un forking significativamente più corto che le alter favorite – 2 volte 8-10 secondi. E dal grafico degli split si può vedere che sia la Russia, la Svizzera e la Svezia hanno perso più di 10 secondi ai questi forking; da CC3 a CC4 e da CC9 a CC10 (guardate le illustrazioni 2B e 2C). Tue Lassen ha perso 18 secondi per il punto dopo il passaggio in arena. Questo è dovuto per problemi al cambio carta (bastava girare la carta e non prenderne una nuova) ed anche per un errore.
Hubmann ha perso ‘solo’ 10 secondi da Lassen su questa tratta anche se aveva 15-18 secondi di forking più lungo, e con ciò la Svizzera è davanti alla Danimarca a questo punto in cui contano molto le differenze tra i forking.
Notate anche che Lysell ha corso molto bene nell’ultimo giro dopo il passaggio in arena – e specialmente sulla tratta lunga dal CC5 al CC6 (punti 9 e 10).


Illustrazione 2B: confronto tra le scelte più corte del forking tra CC3 e CC4 (punti 5 e 7). La Danimarca ha il forking più corto (variante A, 447 metri) e le altre tre squadre favorite hanno il più lungo (variante B, 484 metri).


Illustrazione 2C: confronto tra il forking più corto dal CC9 al CC10 (punti 13 e 15). La Danimarca ha il forking più corto (variante A, 350 metri) e gli altri 3 team hanno il forking più lungo (variante B, 400 metri).

Frazione 3: la Svizzera decide la staffetta


Illustrazione 3: confronto split della terza frazione per punti di controllo in comune (CC). Ci sono forking tra la partenza e CC1, CC1 e CC2, CC3 e CC4, CC4 e CC5. Da CC5 a CC9 non ci sono forking. Poi ci sono forking tra CC9 e CC10.

Matthias Kyburz ha effettivamente deciso la staffetta per la Svizzera in questa frazione – battendo il danese Søren Bobach di 37 secondi. Di questi 37 secondi, 15-18 sono dovuti alla differenza di forking visto che in questa frazione ci sono i forking inversi rispetto alla seconda frazione. In aggiunta Bobach fa un errore al punto 13 (CC9) quando non vedendo un passaggio è corso dentro a un negozio – perdendo circa 12 secondi. Lo svedese Leandersson fa un errore nello stesso punto – perdendo 5-6 secondi. La Russia sbaglia per il punto 7 (CC4).


Kyburz ha detto dopo la gara che ha potuto correre per molto tempo dietro a Bobach e che si sentiva più forte, non dovendo mai spingere al massimo. Kyburz si è avvicinato a Bobach dopo aver avuto la prima volta il forking più corto al CC4.
Il distacco di Kyburz è alla fine di 18 secondi sulla Russia (Andrey Khramov) e Svezia (Jonas Leandersson) in insieme al secondo posto – la Danimarca poco dietro.

Frazione 4: la Danimarca si avvicina ma…


Illustrazione 4: confronto split della quarta frazione per punti di controllo in comune (CC). Ci sono forking tra la partenza e CC1, CC1 e CC2, CC3 e CC4, CC4 e CC5. Da CC5 all’arrivo non ci sono forking.

In ultima frazione, i forking erano in effetti equi tra le squadre migliori (come in prima frazione). La svizzera Judith Wyder ha iniziato con 18 secondi di vantaggio ed ha anche iniziato molto bene la gara. La Danimarca (Maja Alm) ha perso 8 secondi da Wyder al secondo punto di controllo (CC1) – dovuto molto per il forking più lungo. Poi c’è stato un forking che però ha bilanciato questa differenza. La Svezia (Lena Eliasson) e la Russia (Galina Vinogradova) hanno entrambe il forking più corto ma hanno rispettivamente perso 5 e 15 secondi dalla Wyder per errori.


Wyder comunque fa una scelta di percorso sbagliata per il punto prima del passaggio (punto 6, vedi illustrazione 5). Sia Alm che Wyder hanno lo stesso forking, ma Wyder corre a destra (A), scelta più lunga e complessa da correre – perdendo 10 secondi da Alm (scelta B) che correva veramente forte in questa parte della gara.
Wyder perde altri 12 secondi da Alm sulla lunga tratta per il punto 11 (CC7) – tratta senza forking – anche qui per la scelta di percorso sbagliata. Ora Maja Alm si avvicina sempra di più a Wyder – nella seconda parte del percorso batte Wyder di 24 secondi. Ma questo non è abbastanza – Wyder può girarsi per guardare indietro sul rettilineo d’arrivo e vede Alm a distanza di sicurezza 10-15 metri dietro.


Illustrazione 5: confronto di scelta di Alm (B) e Wyder (A) in battaglia per l'oro. Entrambe hanno lo stesso forking ma Wyder prende la scelta sbagliata e perde 8 secondi da Alm.


Illustrazione 6: Alm corre A – come altri team. Wyder comunque sbaglia scelta di percorso e dal GPS sembra che corra B (corretto). Wyder perde 12 secondi su questa tratta.

Illustrazione 7: percorso della prima e quarta frazione.

Illustrazione 8: percorso della seconda e terza frazione.

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